Diritto del lavoro e legislazione sociale 15 Ottobre 2025

Appalti e infortuni sul lavoro

Un legame oscuro che pone al centro del problema la responsabilità del committente.

Quando si parla dell’annosa piaga degli infortuni sul lavoro nel nostro Paese, sempre più spesso viene puntato l’indice accusatore nei confronti del perverso sistema di appalti e subappalti oggi imperante, in particolare quei contratti a basso valore professionale costruiti essenzialmente per abbattere i costi, a cominciare da quelli sulla sicurezza.Così quando accade un infortunio, l’impresa appaltatrice, oltre a non rispettare gli obblighi sulla sicurezza, tante volte non ha neppure la consistenza patrimoniale per risarcire il lavoratore e la sua famiglia: da qui l’esigenza di operare scelte di mercato più mature e virtuose al fine di allocare i rischi su chi è più in grado di gestirli.In questo senso, negli ultimi anni ha assunto un rilievo crescente la responsabilità solidale dell’impresa posta a capo della filiera ovverosia la committente, la cui disciplina ha nel corso del tempo subìto un’importante evoluzione normativa e giurisprudenziale.Storicamente, la L. 1369/1960 esonerava da qualsiasi responsabilità il soggetto appaltante, salvo che ci si trovasse di fronte al c.d. “appalto fittizio”, in cui l’appaltatore era solo un procacciatore abusivo di manodopera e non poteva perciò vestire i panni del datore di lavoro.Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 626/1994, poi confluito nel D.Lgs. 81/2008, si assisteva ad una sorta di rivoluzione copernicana in materia, dal momento che il centro soggettivo delle prescrizioni antinfortunistiche diveniva...

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