Accertamento, riscossione e contenzioso 06 Ottobre 2025

Appello nel giudizio tributario

Nel giudizio tributario è possibile introdurre nuove prove in sede di appello? Di fronte all’appello di una parte, la controparte deve formulare un appello incidentale o può proporre un appello autonomo?

La Suprema Corte con ordinanza 18.09.2025 n 25577 ha data risposta positiva alla possibilità di depositare nuova documentazione in sede di appello nei giudizi tributari. Sebbene l’art. 32 D.Lgs. 546/1992 preveda che le parti possano depositare documenti fino a 20 giorni prima della data di trattazione, l’art. 58 D.Lgs. 546/1992 prevede espressamente che nel giudizio di appello sia fatta salva la facoltà delle parti di produrre nuovi documenti. Tale facoltà è esercitabile anche se i documenti erano preesistenti all’introduzione del giudizio di primo grado, né la loro tardiva produzione in prime cure impedisce al giudice di appello di esaminarli, ove la parte provveda a un nuovo deposito in termini in sede di appello.La pronuncia in commento si riferisce però alla previgente disciplina dell’art. 58, essendo lo stesso stato modificato dal D.Lgs. 220/2023, entrato in vigore il 4.01.2024, che prevede, ora, che per gli appelli notificati a decorrere dal giorno successivo alla sua entrata in vigore, non siano più ammessi nuovi mezzi di prova e non possano essere prodotti nuovi documenti, salvo che il collegio li ritenga indispensabili ai fini del decidere ovvero che la parte dimostri di non aver potuto proporli e produrli nel giudizio di primo grado per cause ad essa non imputabili.L’articolo novellato preclude, quindi, attualmente la possibilità di ammettere nuovi mezzi di prova nonché quella di produrre nuovi documenti, salvo che il collegio non li ritenga...

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