Via libera alla formula contrattuale anche nel pubblico impiego. Firmato il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le procedure per il reclutamento di giovani laureati.
Saranno su base territoriale con una prova scritta e una orale le selezioni per l’ingresso degli apprendisti nella Pubblica Amministrazione. Con la firma del Ministro per la Pubblica Amministrazione al provvedimento di attuazione del D.L. 44/2023 potrebbe prendere il via il reclutamento di giovani laureati nelle file del pubblico impiego.
Secondo il Ministro, “il nuovo apprendistato costituisce un ulteriore strumento per rafforzare i nostri uffici dotando gli enti centrali e territoriali delle competenze necessarie ad affrontare, anche in ottica di PNRR, le sfide del presente e del futuro”.
Fino al 31.12.2026 le amministrazioni possono reclutare, con il contratto di apprendistato, giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità “assunzionali”, aumentate al 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane. Occorre però la stipula preliminare di convenzioni con le Università.
Il contratto, della durata massima di 36 mesi, prevede l’inquadramento nell’area dei funzionari. Alla scadenza è prevista l’assunzione a tempo indeterminato per chi ha ricevuto, con tanto di relazione motivata, una valutazione positiva del servizio prestato.
I partecipanti alle selezioni devono avere al massimo 24 anni e costituiscono elementi di valutazione il voto di laurea, la regolarità del percorso di studi, nonché eventuali esperienze professionali e competenze in materia di...