Diritto del lavoro e legislazione sociale 20 Dicembre 2023

Assegno di inclusione: gli incentivi per i datori di lavoro

Il debutto dell’Assegno di inclusione da gennaio 2024 consentirà l’avvio anche del particolare sistema di incentivi previsti per i datori di lavoro privati che assumeranno i beneficiari dell’Assegno. Il beneficio si estende anche ad Agenzie per il lavoro e ad altri soggetti.

L’art. 10 D.L. 48/2023, convertito con modificazioni dalla L. 85/2023, ha previsto un particolare sistema di incentivi a favore di soggetti che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione. Con il debutto a gennaio 2024 della misura di sostegno sarà quindi possibile rendere operativi tali incentivi. In attesa delle istruzioni che saranno rese note dall’Inps, è utile riassumere la struttura di tali incentivi. È previsto l’esonero contributivo totale (100% della quota contributi a carico del datore di lavoro) per l’assunzione di beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato (a tempo pieno o parziale) ovvero a scopo di somministrazione e con contratto di apprendistato. La durata massima del beneficio è pari a 12 mesi a partire dalla data di assunzione nel limite di importo pari a 8.000 euro, riparametrati su base mensile. Il medesimo esonero è riconosciuto nella misura del 50% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per le assunzioni di beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a termine o stagionale (a tempo pieno o parziale), ferma restando la durata di 12 mesi, mentre il limite scende a 4.000 euro, riparametrati su base mensile. Gli incentivi si applicano anche ad altri soggetti che entrano nel processo di mediazione tra domanda e offerta di lavoro. In particolare, è riconosciuto...

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