L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato, in data 6.02.2024, la circolare n. 2/E con la quale ha fornito un quadro riepilogativo delle novità conseguenti all’attuazione del primo modulo di riforma fiscale operato dal D.Lgs. 30.12.2023, n. 216. Gli artt. 1-3 del Decreto revisionano il sistema di imposizione del reddito delle persone fisiche, prevedendone la graduale riduzione, attraverso un riordino di deduzioni, detrazioni, scaglioni e aliquote, il tutto finalizzato alla transizione verso l’imposizione ad unica aliquota.
La prima contraddizione che si legge nella premessa della circolare è l’inciso “nel rispetto del principio di progressività”. L’obiettivo dichiarato di passare da un sistema costituito da aliquote progressive a un sistema improntato a unica aliquota costituisce una contraddizione in termini, sempre che la giustizia fiscale garantita dalla progressività, prevista peraltro costituzionalmente, non la si voglia in qualche modo ripristinare rimodulando il sistema di deduzioni e detrazioni. Ma, allora, l’impressione, a voler pensar male, è di riscontrare quella gattopardesca abitudine di far apparire che tutto cambia per non cambiar niente. Mi si perdoni questo primo aspetto polemico e vediamo in sintesi le principali novità.
Per l’anno 2024, per la determinazione dell’Irpef, le aliquote sono state ridotte a 3:
23% per i redditi fino a 28.000 euro;
35%...