Accertamento, riscossione e contenzioso
08 Febbraio 2024
Chiarito l’ambito applicativo del nuovo adempimento collaborativo
Il D.Lgs. 30.12.2023, n. 221, in attuazione dei principi introdotti dalla legge di riforma fiscale, ha introdotto novità in materia di cooperative compliance. L’Agenzia delle Entrate ha fornito i necessari chiarimenti a Telefisco 2024.
In attuazione dei principi della legge di riforma fiscale, il D.Lgs. 30.12.2023, n. 221 ha introdotto rilevanti novità in materia di cooperative compliance, la cui disciplina è contenuta nel D.Lgs. 5.08.2015, n. 218. Com’è noto, lo scopo prioritario di questo istituto è instaurare un rapporto di fiducia tra contribuente e Amministrazione Finanziaria, al fine di prevenire situazioni di rischio fiscale attraverso un’interlocuzione congiunta delle 2 parti su elementi di fatto. In buona sostanza, l’adesione al regime comporta la possibilità, per i contribuenti, di pervenire con l’Agenzia delle Entrate a una comune valutazione delle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, attraverso forme di interlocuzione costante e preventiva su elementi di fatto, inclusa la possibilità dell’anticipazione del controllo.
In tal senso, infatti, il decreto in esame:
ha ridotto la soglia del volume d'affari o dei ricavi richiesta per i contribuenti che intendono aderire al regime. In particolare, la soglia di ingresso al regime è stata fissata a 750 milioni di euro di ricavi o volume di affari a partire dal 1.01.2024, con la previsione di una ulteriore road map di accesso temporale, ovvero:
per il triennio 2025-2026-2027: 500 milioni di euro;
a decorrere dal 2028: 100 milioni di euro;
ha ammesso l'accesso facoltativo nei...