Diritto del lavoro e legislazione sociale 25 Settembre 2024

Codatorialità nelle reti di imprese, tra regole e libertà negoziale

La codatorialità è un istituto giuridico previsto nell'ambito delle reti d'impresa per la condivisione delle risorse umane tra diverse imprese retiste, che possono disciplinare autonomamente le modalità di gestione e utilizzo dei lavoratori nel contratto di rete.

Nelle reti di imprese (art. 3 D.L. 5/2009, conv. L. 33/2009), per la gestione del personale dipendente le imprese retiste possono avvalersi di 2 strumenti: il distacco e la codatorialità. Come noto, il distacco del lavoratore si configura quando il datore di lavoro, per soddisfare un proprio interesse, pone temporaneamente uno o più lavoratori a disposizione di altro soggetto per l'esecuzione di una determinata attività lavorativa. Tale istituto assume una connotazione particolare tra aziende che hanno sottoscritto un contratto di rete di imprese, poiché in tal caso l’interesse della parte distaccante sorge automaticamente in forza dell’operare della rete (art. 30, c. 4-ter D.Lgs. 276/2003).La codatorialità è invece un concetto meno definito rispetto ad altre forme contrattuali tradizionali, il cui termine, introdotto dallo stesso art. 30, c. 4-ter, è privo di una precisa definizione legale. In regime di codatorialità la prestazione lavorativa di uno o più dipendenti è utilizzata da uno o più datori di lavoro che condividono il potere direttivo. Tale regime, pur non avendo una definizione consolidata, trova radici nella normativa delle reti d'impresa, nella giurisprudenza e in una serie di circolari interpretative. Il contratto di rete è lo strumento giuridico che regola la collaborazione tra le imprese partecipanti e in quanto tale, deve contenere tutte le disposizioni necessarie per disciplinare il funzionamento della codatorialità, prevedendo la...

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