Collegio e sindaci chiamati alla verifica dei contributi pubblici
È quanto previsto dal D.P.C.M. inerente al “Regolamento recante la definizione del contributo di entità significativa a carico dello Stato in attuazione dell’art. 1, cc. 857 e 858, della legge 30.12.2024 n. 207” (legge di Bilancio 2025).
I collegi sindacali e i sindaci unici di società ed enti che nel corso del 2025 hanno ricevuto e riceveranno contributi a carico dello Stato devono provvedere ad effettuare apposite attività di verifica al fine di dimostrare che l’utilizzo dei contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per i quali i medesimi contributi sono stati concessi ovvero che abbiano dato luogo alla realizzazione dei progetti per essi previsti. Il D.P.C.M. definisce la tipologia di contributi che sono considerati di entità significativa, individuandoli tra quelli a carico dello Stato erogati da amministrazioni centrali dello Stato o da società da queste direttamente possedute, in misura maggioritaria, con esclusione delle società quotate ai sensi del Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, di cui al D.Lgs. 19.08.2016, n. 175, e loro controllate, o da enti pubblici non economici vigilati dalle predette amministrazioni centrali. Per poter essere rilevanti, tali contributi, ai sensi dell’art. 1 del decreto, devono avere le seguenti caratteristiche:- essere destinati alla realizzazione di finalità o di specifici progetti di interesse pubblico;- devono essere di importo superiore a 1 milione di euro annui ovvero, nel caso di importi fino a 1 milione di euro annui, di ammontare pari ad almeno il 50% del totale delle entrate o del valore della produzione del soggetto beneficiario. Ad esempio, se una società dovesse fatturare nel corso del 2025 1,5 milioni di euro...