Comodato per esigenze familiari: quando c’è l’obbligo di restituzione?
Il comodato di un immobile destinato alle esigenze familiari non è “precario”. Detta qualificazione è rilevante in tema di obbligo di restituzione. Soltanto nel contratto precario, per la restituzione, è sufficiente la semplice richiesta.
Bisogna essere cauti nel concedere un immobile in comodato anche a familiari per evitare difficoltà di restituzione pur dopo la separazione o divorzio. È importante verificare se un contratto di comodato sia effettivamente precario. Infatti, in forza dell’art. 1810 c.c., solo se non è stato convenuto un termine o il termine non risulta dall'uso a cui la cosa doveva essere destinata, il comodatario è tenuto a restituirla non appena il comodante la richiede. Sul comodato destinato alle esigenze familiari si richiamano due importanti sentenze.La Suprema Corte di Cassazione civile (sez. III, 9.01.2025, n. 573) è intervenuta recentemente, affermando che il comodato di immobile, stipulato per la soddisfazione di esigenze abitative familiari del comodatario, non è precario, perché la determinazione della durata della concessione è desumibile dall'uso convenuto. Ancora la Suprema Corte di Cassazione civile (sez. III, 29.09.2023, n. 27634), che si è espressa su un caso ancora più particolare, ha precisato che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l'eventuale crisi coniugale. In applicazione di tale principio, la Suprema Corte, in una fattispecie relativa al comodato di una porzione di mansarda, inizialmente concessa al figlio dei proprietari e da questi destinata a casa familiare dopo il matrimonio e la nascita dei figli, ha confermato la sentenza di merito che aveva negato la restituzione del bene, motivata dalla necessità di...