Accertamento, riscossione e contenzioso 02 Gennaio 2024

Compenso al commercialista anche se il ricorso è per sua negligenza

Per la Cassazione il commercialista ha diritto al compenso pattuito per il ricorso avverso l'avviso di accertamento generato da propria negligenza, in quanto trattasi di attività professionali distinte e sussiste formale incarico.

Al commercialista spetta il compenso pattuito per l’attività di redazione del ricorso proposto avverso l’avviso di recupero del credito d’imposta emesso dall’Agenzia delle Entrate benché tale atto sia generato da negligenza dello stesso. È quanto sostenuto dalla Cassazione con la sentenza 14.12.2023, n. 35024. Il caso è quello di un professionista che aveva predisposto, redatto e inviato il Modello “CVS” relativo un credito d'imposta senza, però, indicare l'ammontare degli investimenti effettuati e il relativo credito d'imposta maturato. Ciò aveva comportato il recupero, da parte del Fisco, del tax credit utilizzato in compensazione, afferente agli investimenti effettuati nel periodo di imposta 2001 e non indicati nel citato Modello “CVS”. A fronte di tale situazione i compensi del professionista sono stati ridotti nel corso dei giudizi di merito riguardanti la responsabilità dello stesso. In particolare, il Tribunale accoglieva parzialmente le tesi della società ricorrente, riducendo il credito vantato dal professionista e accogliendo la domanda di risarcimento del danno formulata dall'opponente, per aver svolto l'incarico di consulenza con negligenza e imperizia. In sede di appello, la Corte confermava la sentenza impugnata in merito alla responsabilità professionale. A sostegno di tale decisione, la Corte ha ritenuto che sussiste la...

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