HomepageContabilitàAmministrazione e bilancioCompetenza e costi: una conclusione non pienamente condivisibile
Amministrazione e bilancio
12 Aprile 2025
Competenza e costi: una conclusione non pienamente condivisibile
I costi correlati ai ricavi devono essere imputati nello stesso periodo d’imposta in cui tali ricavi sono stati conseguiti, purché i costi siano certi e determinabili. La soluzione adottata desta alcune perplessità su casi di omessa effettiva realizzazione delle opere edili.
L’art. 109, c. 1 del Tuir richiede che ricavi e costi siano imputati allo stesso esercizio, a condizione che la loro esistenza sia certa e il loro ammontare obiettivamente determinabile. La correlazione costi-ricavi è un corollario di tale regola: una volta individuato l’anno di competenza del ricavo, i costi relativi devono essere dedotti nello stesso periodo, perfino se non ancora materialmente sostenuti, purché stimati in modo ragionevolmente certo. L’obiettivo è evitare appostazioni contabili sfasate, impedendo manipolazioni temporali del reddito.Nella vicenda oggetto della pronuncia che si intende esaminare (Cass., ord. 31.01.2025, n. 2391) la società contribuente si era impegnata, tramite convenzione con l’ente locale, a realizzare opere di urbanizzazione primaria con un costo stimato contrattualmente. Il Comune aveva anche imposto una fideiussione a garanzia della futura esecuzione dei lavori, a testimonianza di un obbligo effettivo. La Cassazione, in tale contesto, ha statuito che, anche se i lavori non sono terminati, l’onere va correlato ai ricavi già conseguiti, anziché posticiparlo fino all’effettivo pagamento, quando siano soddisfatte certezza e determinabilità del debito.In pratica, pur riconoscendo la corretta ricostruzione del rapporto costi-ricavi, la conclusione della Suprema Corte non convince del tutto per 2 aspetti.Intanto si ha un'eccessiva focalizzazione sull’impegno contrattuale, nel senso che la decisione sembra basarsi quasi...