Compliance sugli aiuti di Stato da parte dell’Agenzia
In arrivo lettere di compliance via PEC o posta e Cassetto fiscale per comunicare errori sugli aiuti di Stato. La soluzione (se in errore): presentare un’integrativa fornendo i dati corretti.
Nel consueto spirito di collaborazione e dialogo tra Agenzia delle Entrate e contribuente, di recente, stanno arrivando via PEC o per posta ordinaria (in assenza di PEC) o comunque si possono trovare anche nel Cassetto fiscale (L’Agenzia scrive/Comunicazioni relative all’invito alla compliance) delle comunicazioni recanti l’avviso di mancata registrazione degli aiuti di Stato in regime de minimis nel registro RNA (e SIAN – Sistema informativo agricolo nazionale e SIPA – Sistema italiano della pesca e dell’acquacoltura). Questo perché sono stati indicati nel prospetto “Aiuti di Stato” della dichiarazione dei redditi o dell’Irap o del modello 770 presentati nel 2021 per il periodo d’imposta 2020, dati non coerenti con la disciplina agevolativa, per esempio errori nei campi:
Codice ATECO;
Settore;
Codice Regione;
Codice Comune;
Dimensione impresa;
Tipologia costi.
Per far fronte a tale tipologia di errori il contribuente può presentare una dichiarazione integrativa e indicare i dati corretti. L’Agenzia delle Entrate nella comunicazione indica:
CF/denominazione del contribuente;
numero identificativo e data della comunicazione, codice atto e anno d’imposta;
data e protocollo telematico della dichiarazione relativa;
dati degli aiuti per cui non è stato possibile procedere all’iscrizione ai registri.
Se invece l’errore non è...