Enti locali 17 Maggio 2023

Responsabilità per il sindaco nel Comune in dissesto

La mancata revoca ai sensi dell’art. 110 del Tuel comporta la condanna per il sindaco (Corte dei conti, Sezione giurisprudenziale d’Appello per la Regione Siciliana, sentenza 1.08.2022, n. 141).

Lo stato di dissesto di un ente locale viene deliberato quando non può garantire l'assolvimento delle funzioni e dei servizi indispensabili ovvero esistono nei confronti dell'ente locale crediti liquidi ed esigibili di terzi cui non si possa fare validamente fronte con le modalità di cui all'art. 93, nonché con le modalità di cui all'art. 194 per le fattispecie ivi previste. Per queste motivazioni le Amministrazioni pubbliche con gravi squilibri finanziari sono tenute ad attuare un percorso di riduzione della spesa del personale interno e la revoca di quelli a carattere fiduciario. Il caso esaminato dai magistrati contabili riguarda la prosecuzione degli incarichi fiduciari ai sensi dell’art. 110 del Tuel in un Comune dissestato e l’inosservanza della disposizione normativa in essa contenuta. Nello specifico l’art. 110, c. 4 del Tuel statuisce che, in presenza della dichiarazione di dissesto, i contratti a tempo determinato sono risolti di diritto non richiedendo alcun successivo adempimento o manifestazione di volontà alla risoluzione, con immediato effetto caducante dei rapporti in corso. Ne consegue l’illegittimità di ogni iniziativa mirata alla prosecuzione dei contatti in corso o alla stipula di ulteriori atti negoziali con qualsivoglia contraente non sia in organico all’ente locale. La sentenza sopra richiamata ha riguardato un Comune dove il Consiglio comunale...

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