Diritto del lavoro e legislazione sociale 02 Settembre 2025

Condanna dei preposti per uso improprio di carrello elevatore

La Cassazione Penale, Sez. 4, sent. 4.08.2025, n. 28427 ha confermato la condanna di 2 preposti per omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme antinfortunistiche, in relazione a una prassi aziendale contraria al DVR che ha causato la morte di un lavoratore.

Il caso trae origine dall'infortunio mortale avvenuto all’interno di un’officina per la manutenzione di autobus gestita da Amag Mobilità S.p.A. La vittima, un meccanico addetto alla manutenzione, è rimasta schiacciata tra un autobus in avaria e un carrello elevatore utilizzato in modo improprio per spostare il mezzo. Il carrello era manovrato da un collega privo di patente e abilitazione all’uso del mezzo di sollevamento. La procedura corretta prevista dal Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) imponeva l’impiego di un carro attrezzi per lo spostamento dei bus guasti all’interno dell’officina. Tuttavia, era consolidata una prassi difforme, nota e tollerata, che prevedeva l’uso del carrello elevatore, con evidenti rischi per la sicurezza.Condotte contestate ai preposti - Gli imputati, rispettivamente vicecapo officina e responsabile del settore manutenzioni-approvvigionamento, rivestivano la qualifica di preposti ai sensi della normativa sulla sicurezza sul lavoro (art. 2, c. 1, lett. e) D.Lgs. 81/2008). La Corte di Cassazione ha confermato la loro responsabilità per:- omesso controllo sul rispetto delle procedure aziendali di movimentazione dei mezzi;- omessa vigilanza sull’adozione della corretta modalità di spostamento dei bus;- omessa segnalazione al datore di lavoro della prassi pericolosa e contraria alle prescrizioni del DVR;- tolleranza di comportamenti difformi che costituivano una violazione manifesta delle norme di prevenzione degli...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.