Accertamento, riscossione e contenzioso
14 Aprile 2025
Confisca tra correi: la Cassazione mette fine alla solidarietà passiva
Con la sentenza 8.04.2025, n. 13783, le Sezioni Unite della Corte di Cassazione sono intervenute su un tema da tempo controverso nel diritto penale patrimoniale, ovvero la possibilità di applicare la confisca (diretta o per equivalente) in forma solidale tra i concorrenti nel reato.
Con il proprio orientamento, la Corte ha riconosciuto l’inammissibilità di qualsiasi forma di solidarietà passiva nella confisca del profitto o del prezzo del reato, che deve essere disposta esclusivamente nei confronti del singolo autore del reato, nella misura in cui questi abbia effettivamente conseguito un arricchimento illecito.Il caso da cui è scaturita la decisione ha riguardato due imputati condannati con patteggiamento per corruzione tra privati. Il giudice aveva disposto nei loro confronti misure di confisca basate su presupposti differenti: una diretta, per l’intero profitto, e una, per equivalente, calcolata senza la prova del concreto arricchimento. Proprio questa impostazione, fondata sul principio solidaristico, è stata ritenuta illegittima dalla Suprema Corte.La pronuncia ha chiarito che la natura della confisca (diretta o per equivalente) non può fondarsi sulla mera tipologia del bene (es. denaro), ma deve essere determinata dall’esistenza o meno di un nesso causale provato tra il bene e il reato. Soltanto in presenza di questo nesso è possibile disporre la confisca diretta. Ancora più rilevante è il passaggio in cui le Sezioni Unite escludono in modo categorico ogni forma di responsabilità solidale tra i concorrenti nel reato: ciascuno risponde esclusivamente della parte di profitto o prezzo che ha effettivamente conseguito, sulla base di un accertamento probatorio concreto e individualizzato. La confisca non può dunque diventare una...