Diritto del lavoro e legislazione sociale
26 Aprile 2024
Contrattazione collettiva in Italia: tendenza e criticità
Dall’analisi del patrimonio documentale e informativo presente nell’Archivio nazionale dei contratti e degli accordi collettivi di lavoro del CNEL emergono le criticità legate al rinnovo dei contratti collettivi e alla contrattazione di secondo livello.
Nello studio del fenomeno della contrattazione collettiva effettuato in occasione del XXV rapporto stilato dal CNEL, 3 sono risultate le principali criticità:
carenza di studi sistematici e continuativi da parte degli enti pubblici che raccolgono dati amministrativi o che svolgono indagini campionarie sulle tematiche del lavoro;
assenza di un preciso allineamento tra strumenti di analisi e monitoraggio del mercato del lavoro, dei mestieri e delle professionalità e la classificazione economica dei contratti collettivi nazionali di lavoro per settore merceologico;
assenza di un database unico e consolidato condiviso dalle parti sociali.
In tema di contratti collettivi, al 31.12.2023 risultava rinnovato solo il 40,98% di questi (398 su 971) che coinvolgono inoltre solo 4 dipendenti su 10 del settore privato (ad esclusione dei settori dell’agricoltura e del lavoro domestico e di cura) vale a dire a 5,8 milioni di lavoratori dipendenti su un totale di circa 14,4 milioni.
Analizzando i dati relativi ai lavoratori interessati dal rinnovo dei CCNL applicati risulta che una grossa fetta di questi appartiene ai settori “chimici”, “meccanici”, “edilizia, legno, arredamento” e “credito e assicurazioni”; seguono i settori “aziende di servizi”, “tessili” e “trasporti” (il rinnovo del CCNL del Commercio è stato firmato il 22.03.2024).
Al contrario, al 31.12.2023,...