Contributi pubblici a società in house in bilico tra Iva ed esclusione
L’Agenzia delle Entrate interviene nuovamente sul delicato argomento concernente l’indagine sulla rilevanza Iva dei contributi erogati dagli enti locali.
Con la risposta all’interpello 20.09.2023, n. 433 l’Agenzia delle Entrate pubblica per la terza volta nel corrente anno, a riprova di quanto sia di attualità l’argomento, la risposta a un quesito concernente il trattamento fiscale da riservare al trasferimento di denaro a imprese nella circostanza (tutt’altro che remota) in cui ciò sia stabilito in un atto non espressamente dichiarato come contratto.
Nel corrente anno l’Agenzia delle Entrate si era già espressa a gennaio con la risposta n. 81 (finanziamenti pubblici erogati al “soggetto attuatore” degli interventi di manutenzione per la messa in sicurezza del sistema idrico regionale) e a luglio con la n. 376 (rilevanza Iva delle somme corrisposte da enti pubblici per la realizzazione di interventi connessi all'organizzazione dell'evento a rilevanza nazionale).
Nel primo caso, l’Agenzia delle Entrate aveva escluso l’applicazione dell’Iva “trattandosi di contributi a fondo perduto destinati ex lege alla realizzazione di interventi strategici su opere di interesse pubblico, riconosciuti in assenza di specifica controprestazione da parte del soggetto attuatore”. A luglio, invece, aveva stabilito l’imponibilità, poiché, ispirandosi anche alla giurisprudenza comunitaria, ha ritenuto che “le somme destinate alla Società per la realizzazione delle opere, per la copertura degli oneri da...