Questo articolo verte sulle responsabilità dei dirigenti dell’amministrazione pubblica i quali sono chiamati a vagliare gli atti dell’ente e a evitare che dagli stessi possano scaturire danni erariali.
Nello specifico i magistrati contabili hanno esaminato il caso di un Comune del Veneto che aveva approvato lo schema di convenzione per l'attuazione di un intervento urbanistico prevedendo, da un lato, l'impegno dell’ente locale a cedere terreni per una superficie di circa 700 mq oltre alla capacità edificatoria risultante su altri terreni di proprietà comunale per circa 800 mc e, dall'altro lato, l'impegno della società XXX Srl a cedere 3 appartamenti da edificarsi per una superficie di 386 mq e una volumetria di 941 mc facenti parte del lotto A del Piano.
La convenzione prevedeva, inoltre, che la società costruttrice realizzasse, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, le opere di urbanizzazione primaria per un valore di 299.144,15 euro, garantite con fideiussione assicurativa da prestarsi per la perfetta esecuzione dei lavori.
La convenzione è stata stipulata con atto notarile, il cui testo si rivelava difforme rispetto allo schema di convenzione, non prevedendo nulla a garanzia della costruzione e del trasferimento dei 3 appartamenti che la società si era impegnata a realizzare e a cedere al Comune in permuta dei terreni che lo stesso Comune si era impegnato a cedere.
Per queste...