Diritto privato, commerciale e amministrativo 31 Marzo 2025

Danno da lesione del rapporto affettivo anche senza legame di sangue

Importante decisione: il danno da lesione del rapporto parentale deve essere riconosciuto in relazione a qualsiasi tipo di rapporto che abbia le caratteristiche di una stabile relazione affettiva, indipendentemente dal vincolo di sangue.

Con la sentenza della Cassazione Civile, sez. III, 6.03.2025, n. 5984, viene confermato un orientamento che si è consolidato negli ultimi anni. È stato affermato il principio che è indifferente, ai fini della risarcibilità del danno, la circostanza che il rapporto sia intrattenuto con un parente di sangue o con un soggetto che non sia legato da un vincolo di consanguineità naturale, ma che ha con il danneggiato analoga relazione di affetto, di consuetudine di vita e di abitudini, e che infonda nel danneggiato quel sentimento di protezione e di sicurezza insito nel rapporto padre-figlio. Il caso esaminato dalla Suprema Corte di Cassazione era relativo alla morte di una bambina investita da una macchina. È stato riconosciuto il risarcimento da danno parentale anche per il compagno della madre, essendo irrilevante la mancata convivenza, ma decisivo il rapporto intercorso tra lui e la bambina centrato sul ruolo di padre putativo assunto dall'uomo. Con atto di citazione, infatti, Ho.So. e Ga.Th. chiedevano la condanna dell'UFFICIO CENTRALE ITALIANO (U.C.I.), convenendolo davanti al Tribunale, unitamente al cittadino germanico Ju.Mu., alla ditta Ju.Mu. Temu Service ed alla società LVK Versicherung, questi ultimi tutti domiciliati presso U.C.I. Gli attori chiedevano la condanna in solido delle controparti al risarcimento di tutti i danni, parentali da morte di congiunto, patrimoniali e non patrimoniali, da loro patiti in conseguenza del decesso della piccola Ho.An., figlia...

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