Diritto del lavoro e legislazione sociale 20 Maggio 2024

Se il datore di lavoro è una piattaforma

Una direttiva europea prova a mettere ordine in una materia molto complessa.

Il cosiddetto “Platform work” costituisce una forma di lavoro che usa una piattaforma digitale per consentire a organizzazioni e lavoratori di entrare in contatto fra di loro al fine di risolvere specifici problemi o offrire particolari servizi in cambio di un pagamento. Esso può riguardare attività di economia reale come, ad esempio, il trasporto a chiamata o la consegna di merci, oppure servizi on line quali il trading o la traduzione. È un fenomeno in crescita esponenziale, tanto che la Commissione UE, in un rapporto del 2021, ha previsto che nel 2025 il numero degli occupati toccherà la cifra di 43 milioni a livello europeo. Ma cosa spinge così tanti lavoratori a ricorrere alle piattaforme? Il motivo principale è sicuramente l’estrema flessibilità che consente delle entrate integrative ma anche l’esigenza di cercare nuove esperienze e nuovi clienti. Per converso, non bisogna trascurare la mancanza di opportunità nel settore del lavoro tradizionale e l’oggettiva difficoltà ad accedere a posizioni lavorative più stabili. In ogni caso, la maggiore criticità per il lavoro su piattaforma è costituita dalla difficoltà di inquadramento dei suoi addetti e cioè se farli ricadere nell’alveo della subordinazione o quello dell’autonomia. In assenza di una disciplina specifica, i lavoratori sono contrattualizzati sulla base delle categorie...

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