Decontribuzione per le lavoratrici madri 2025, più estesa ma parziale
L'art. 1, cc. 219 e 220 della legge di Bilancio 2025 (L. 30.12.2024, n. 207), in vigore dal 1.01.2025, rende strutturale la decontribuzione per le lavoratrici madri.
La misura agevolativa, nota ai più come bonus mamme, presenta diverse similitudini, ma anche sostanziali differenze, rispetto al beneficio di cui alla legge di Bilancio 2024 (art. 1, cc. 180 e 181 L. 213/2023). Per lo stretto collegamento tra le agevolazioni, è bene riassumere, nell'analisi che segue, sia la decontribuzione per le lavoratrici madri prevista dalla legge di Bilancio 2024 sia quella disposta dalla legge di Bilancio 2025, evidenziando le rispettive differenze.Decontribuzione lavoratrici madri della legge di Bilancio 2024 - La legge di Bilancio 2024 riconosce, per i periodi di paga dal 1.01.2024 al 31.12.2026, un esonero totale (del 100%) della quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti. Possono accedere all'agevolazione, su richiesta, le madri di 3 o più figli di cui il più piccolo con età inferiore a 18 anni (17 anni e 364 giorni), dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, imprenditori e non, ivi compresi quelli appartenenti al settore agricolo. Sono invece escluse le lavoratrici domestiche. L’esonero contributivo si applica ai rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato, instaurati o instaurandi e non è incentivo all'assunzione. Per la sola annualità del 2024, in via sperimentale, l’esonero contributivo è stato esteso alle lavoratrici madri di 2 figli e spettava fino al compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo (9 anni e 364 giorni).L'agevolazione abbatte totalmente la...