Decreto fiscale: impatriati, reddito d’impresa, Iva ed ETS
Si delineano alcune delle novità contenute nello schema di decreto legge recante disposizioni urgenti in materia fiscale (D.L. Fisco), approvato il 12.06.2025 dal Consiglio dei Ministri.
Divieto di cumulabilità tra il nuovo regime dei lavoratori impatriati e gli incentivi per i ricercatori all’estero e per i neo-residenti - L’art. 6, c. 1 della bozza di decreto fiscale dispone il divieto di cumulabilità tra l’agevolazione prevista per i redditi di fonte italiana dal nuovo regime dei lavoratori “impatriati”, introdotto dall’art. 5 D.Lgs. 7.12.2023, n. 209, e quella sui redditi di fonte estera prevista dall’art. 24-bis del Tuir, in favore dei “neo-residenti”.In particolare, il predetto divieto di cumulo viene inserito all’art. 1, c. 154 L. 11.12.2016, n. 232, in aggiunta a quello già previsto tra il regime di cui al citato art. 24-bis del Tuir e il previgente regime degli “impatriati” di cui all’art. 16 D.Lgs. 14.09.2015, n. 147. In base alla previsione di cui al comma 2, invece, la fruizione dei benefici del già citato nuovo regime dei lavoratori “impatriati” è incompatibile con la contemporanea fruizione degli incentivi fiscali previsti per il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero dall’art. 44 D.L. 31.05.2010, n. 78 (analogamente a quanto previsto, con riferimento al precedente regime degli “impatriati”, dall’art. 2 D.M. Economia 26.05.2016).Il comma 3 dispone che le predette disposizioni hanno effetto a decorrere dal periodo d’imposta 2024.Determinazione del reddito d’impresa - Per la determinazione del reddito d’impresa vi sono delle importanti semplificazioni in merito:- alla...