Diritto del lavoro e legislazione sociale 12 Dicembre 2025

Decreto sicurezza sul lavoro: verso la conversione in legge

Il Senato approva il disegno di legge di conversione del decreto sicurezza sul lavoro, introducendo nuove regole su formazione, tessera di riconoscimento, patente a crediti, convenzioni ex L. 68/1999 e tutela dei volontari. Un quadro riformato con effetti immediati.

Il disegno di legge di conversione del decreto sicurezza sul lavoro ottiene il primo via libera dal Senato, segnando un passaggio rilevante nel processo di rafforzamento dell’apparato prevenzionistico nazionale. L’intervento aggiorna il D.Lgs. 81/2008 e altre discipline complementari, introducendo norme di tracciabilità, nuovi obblighi formativi e misure di carattere sociale e inclusivo. L’obiettivo dichiarato è potenziare la capacità di prevenzione, migliorare la qualità dei processi organizzativi e attribuire maggiore responsabilità agli attori della filiera produttiva.

Una delle novità più significative riguarda la formazione obbligatoria nei comparti turistico-ricettivi. L’inserimento del nuovo art. 1-bis stabilisce che la formazione iniziale in materia di sicurezza debba essere erogata entro 30 giorni dall’assunzione o dall’avvio della missione. La disposizione risponde all’esigenza di garantire tutela immediata a lavoratori che operano in settori ad alta rotazione, limitando l’esposizione a rischi nelle prime fasi del rapporto.
Il provvedimento interviene anche sulla tessera di riconoscimento, prevedendone l’estensione ad ulteriori settori considerati ad alto rischio. Due decreti ministeriali, previo parere della Conferenza Stato-Regioni, individueranno gli ambiti interessati e definiranno i requisiti tecnici del badge, destinato a evolversi verso strumenti elettronici con codice univoco. La sanzione prevista dall’art. 55 TUSL sarà applicabile automaticamente anche nei nuovi ambiti, rafforzando i meccanismi di tracciabilità e contrasto al lavoro irregolare.
Incisiva anche la revisione della patente a crediti. La decurtazione dei crediti non avverrà più solo a seguito del provvedimento definitivo, ma già al momento del verbale di accertamento. Tale scelta accentua la funzione preventiva della misura, imponendo un presidio immediato sulle inadempienze. L’obbligo di trasmissione dei verbali all’INL consente inoltre un monitoraggio più puntuale a livello nazionale. L’eventuale estensione della patente ad altri settori produttivi richiederà un ulteriore parere della Conferenza Stato-Regioni.
Sul piano delle politiche inclusive, il disegno di legge amplia significativamente la disciplina delle convenzioni ex L. 68/1999. Il limite entro il quale i datori di lavoro privati con oltre 50 dipendenti possono coprire la quota di riserva tramite convenzioni viene elevato dal 10% al 60%. Viene inoltre ampliato il novero dei soggetti convenzionabili, includendo enti del Terzo settore non commerciali, cooperative sociali e società benefit. È prevista anche la possibilità di distacco temporaneo dei lavoratori per l’esecuzione della commessa, con automatica presunzione dell’interesse del distaccante in caso di distacco ex art. 12-bis.
La riforma interviene anche sul profilo sociale, prevedendo l’esenzione fiscale totale delle borse di studio destinate ai superstiti delle vittime del lavoro, misura che rafforza il sistema di sostegno ai nuclei familiari colpiti da eventi luttuosi.
Un ulteriore capitolo rilevante riguarda le organizzazioni di volontariato di protezione civile. I volontari vengono equiparati ai lavoratori limitatamente agli obblighi di sicurezza, con conseguente applicazione delle regole su formazione, informazione e dispositivi di protezione individuale. L’ambito soggettivo viene ampliato ai gruppi comunali, intercomunali e provinciali e vengono introdotte sanzioni specifiche, segnando un allineamento più rigoroso agli standard prevenzionistici ordinari.

Il testo approvato dal Senato delinea un quadro riformato e più coerente, orientato alla responsabilizzazione degli operatori e alla maggiore standardizzazione degli strumenti di prevenzione. La fase finale di approvazione parlamentare potrà confermare o integrare le misure, ma l’impianto complessivo anticipa un cambio di passo significativo nel governo della sicurezza sul lavoro.