Effetti distorsivi delle perdite su crediti nell’analisi di bilancio
Le perdite d'esercizio di norma sono riconducibili a eventi di gestione economica avvenuti in anni precedenti, il cui mancato incasso ha già pesato in termini finanziari. Nella riclassificazione di bilancio devono essere quindi trattate come eventi straordinari di natura non monetaria.
Nel riclassificare il bilancio d'esercizio, l’analista aziendale ha come obiettivo prioritario dare rappresentazione degli andamenti economici e finanziari del business, anziché arrivare a individuare un risultato civilistico su cui pesano talvolta valutazioni di carattere esclusivamente giuridico. Le sue analisi possono quindi ben divergere dalle indicazioni contenute nei principi contabili.
L’impatto economico delle perdite su crediti è una di queste fattispecie. La loro valutazione, dal punto di vista aziendale, richiede di individuare il momento temporale (anno di competenza) in cui si formano.
Di norma, sono riferibili a esercizi precedenti dovendo prima legittimamente appurare se le sofferenze sono in realtà incagli irrecuperabili. In questo caso considerarli una componente di esercizio produce effetti distorsivi. Il business potrebbe risultare, infatti, caratterizzato da un andamento economico non soddisfacente, con indici ROI e ROE inadeguati, magari nell’anno in cui in realtà i risultati di gestione sono migliori e dove lo stralcio avviene nell’ambito di politiche di bilancio. Questa voce di costo, peraltro, non ha neppure un impatto finanziario perché il mancato incasso ha già pesato sulla posizione finanziaria netta. Nei bilanci riclassificati tali perdite andranno collocate nella parte straordinaria del conto economico se non addirittura portate direttamente a deconto (sconto - detrazione)...