Enti locali 15 Febbraio 2022

Elementi necessari del piano di riequilibrio finanziario pluriennale

I Comuni per i quali sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario, possono ricorrere, con deliberazione consiliare, alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale.

Nel 2012 il Legislatore ha introdotto una nuova procedura di riequilibrio finanziario per venire incontro alle esigenze di stabilizzazione della finanza comunale e per consentire una possibile/eventuale capacità di azione da parte degli amministratori eletti e la loro maggior responsabilizzazione in merito alla procedura di risanamento. I Comuni per i quali sussistano squilibri strutturali del bilancio in grado di provocare il dissesto finanziario possono ricorrere, con deliberazione consiliare, alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale. Il piano deve contenere almeno 4 elementi necessari: misure correttive adottate in considerazione dei comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria e del mancato rispetto degli obiettivi posti con il Pareggio di bilancio, accertati dalla competente Sezione regionale della Corte dei Conti; puntuale ricognizione, con relativa quantificazione, dei fattori di squilibrio rilevati, dell’eventuale disavanzo di amministrazione risultante dall’ultimo rendiconto approvato e di eventuali DFB; individuazione, con relativa quantificazione e previsione dell’anno di effettivo realizzo, di tutte le misure necessarie per ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio, per l’integrale ripiano del disavanzo di amministrazione accertato e per il finanziamento dei DFB entro il periodo massimo di 10 anni (Dfb non per più anni in caso di Piano ultradecennale), da quello in corso...

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