Esclusa la detassazione Irpef della quota di MBO convertita in welfare
Ai fini Irpef non può essere detassata la quota di retribuzione variabile (c.d. "MBO" – Management by Objectives) che i dipendenti scelgono di convertire in prestazioni di welfare aziendale. Lo ha precisato l’Agenzia delle Entrate nella risposta all’interpello 20.03.2025, n. 77.
La questione trattata nella risposta all’interpello n. 77/2025 assume una particolare rilevanza, visto il contesto di crescente diffusione di piani di welfare aziendale, ovvero gli strumenti che sono utilizzati dalle imprese per incentivare e fidelizzare i dipendenti, beneficiando al contempo di un regime fiscale agevolato.In sede d’interpello una società operativa nel settore energetico chiedeva di chiarire la possibilità di escludere da tassazione (ex art. 51, c. 2, e c. 3, ultima parte del Tuir) la quota di MBO correlata al raggiungimento di obiettivi aziendali e collettivi, convertita in welfare (in particolare, la conversione del MBO sarebbe avvenuta nelle forme di: versamenti aggiuntivi a fondi pensione; spese per attività ricreative ed educative; servizi di assistenza per anziani e non autosufficienti; abbonamenti per trasporto pubblico locale; buoni per l’acquisto di beni entro il limite di 258,23 euro).Sulla questione, l'Amministrazione Finanziaria ha risposto negativamente, affermando i seguenti principi:- principio di onnicomprensività del reddito di lavoro dipendente. L’art. 51, c. 1 del Tuir stabilisce il c.d. “principio di onnicomprensività” di tassazione Irpef per qualsiasi somma o valore che viene percepito dal lavoratore in relazione al rapporto di lavoro. Pertanto, è stato ricordato che le deroghe previste dall’art. 51, c. 2 devono essere interpretate in senso restrittivo e non possono essere estese a situazioni che non sono...