Nel panorama tributario agricolo, la disciplina dell’Imu sui terreni condotti da coltivatori diretti (CD) e imprenditori agricoli professionali (IAP) ha conosciuto negli anni interpretazioni notoriamente altalenanti, specialmente per quanto riguarda la posizione dei soggetti pensionati. Con l’ordinanza 4.06.2025, n. 14911, la Corte di Cassazione, Sezione Tributaria, ha ricondotto a un preciso ordine l’intera materia, affermando in modo inequivocabile che l’esenzione Imu per i terreni agricoli spetta anche ai CD e IAP pensionati, a condizione che permanga l’iscrizione alla gestione previdenziale agricola Inps. Ciò significa che la sola iscrizione formale, mantenuta successivamente al pensionamento, integra un fattore sufficiente e dirimente per accedere al beneficio.Il caso affrontato dalla Suprema Corte nasce da un accertamento Imu, che ha notificato diversi avvisi di accertamento al contribuente, sia in proprio che in qualità di erede del padre, già coltivatore diretto e poi pensionato. Gli avvisi si fondavano sull’asserita decadenza dell’agevolazione per effetto del pensionamento, ritenendo venuto meno il requisito della conduzione diretta. Tale impostazione è stata in giudizio condivisa dalla C.T.P. adita e, successivamente, dal giudice di secondo grado, che hanno entrambi valorizzando una lettura restrittiva del requisito della conduzione e ritenendo insufficiente la sola iscrizione previdenziale in mancanza di ulteriori prove di coltivazione diretta.La...