Tributi locali 10 Febbraio 2024

Esenzione Imu anche nel caso di ridotto consumo di energia elettrica

La qualità di abitazione principale di un immobile necessaria all’esenzione dal pagamento dell’imposta non può essere esclusa dal ridotto consumo di energia elettrica.

Il caso di specie trae origine dall’emissione da parte della Agenzia delle Entrate di un avviso di accertamento relativo all’imposta Imu per l’anno 2016. L’Amministrazione Finanziaria contestava infatti al contribuente di non avere corrisposto la predetta imposta, così da richiederne il versamento. Ricorreva il contribuente deducendo a proprio favore la specifica causa di esenzione dal pagamento contenuta nel previgente art. 13, c. 2 D.L. 201/2011 convertito in L. 214/2011. Tale norma invocata dal contribuente, a sostegno delle proprie ragioni, limitava l’obbligo di versamento dell’imposta Imu, escludendone il pagamento per quel che riguardava gli immobili che costituiscono abitazione principale. Il procedimento, dopo avere compiuto il proprio corso, giungeva all’esame dei giudici della Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma, che lo decidevano con l’emissione della sentenza 30.01.2024, n. 1447. Si costituiva l’Amministrazione Finanziaria, deducendo l’infondatezza della difesa del contribuente. Osserva sul punto il Fisco che la causa di esenzione dal pagamento dell’imposta è fondata sulla caratteristica di abitazione principale dell’immobile: tale caratteristica senza dubbio non poteva che essere esclusa nel caso in esame, sulla base di una valutazione del consumo di elettricità che si verificava nell’immobile. Dall’esame dei tabulati emergeva infatti un...

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