Enti locali 29 Marzo 2022

Fiscalità delle cessioni immobiliari dei Comuni

La Cassazione ribadisce che gli enti locali sono considerati soggetti passivi Iva quando vendono immobili al di fuori dell’esercizio di poteri pubblico-autoritativi. Anche in questo caso i revisori dei conti possono essere determinanti.

Una recente sentenza della Corte di Cassazione (sez. 5, sent. 15.02.2022, n. 4835), torna ad occuparsi della complessa tassazione degli atti aventi per oggetto cessioni di immobili dei Comuni. Il caso trattato dalla sentenza riguarda una normale vendita di immobile mediante asta pubblica ma gli accadimenti antecedenti alla cessione sono inusuali rispetto alla gestione immobiliare degli enti locali. Un piccolo Comune (meno di 5.000 abitanti), in forza di convenzione per la cessione in proprietà di aree comprese nell'ambito del piano di zona ex L. 167/1962 (Legge quadro sull’edilizia economica e popolare) aveva ceduto aree con destinazione residenziale a una cooperativa. La cooperativa, ottenuto un mutuo, aveva iniziato, ma non ultimato, a causa del fallimento, la costruzione di una palazzina residenziale; cosicché il Comune aveva riacquisito la proprietà delle aree unitamente al fabbricato “al rustico” sopra edificato. A seguito di ciò, dopo essere subentrato anche nel rapporto di mutuo, l’ente aveva venduto mediante asta pubblica tale immobile. La materia del contendere approdata in Cassazione ha per oggetto quest’ultimo atto che le parti hanno sottoposto ad imposta di registro anziché ad Iva. L’Agenzia delle Entrate, infatti, con l’avviso di accertamento poi impugnato, ha ritenuto che sussistesse il presupposto soggettivo Iva in capo al Comune, ai sensi dell’art. 4 D.P.R....

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