Diritto privato, commerciale e amministrativo 20 Dicembre 2023

Fondo patrimoniale: coerenza con l’interesse e il bene della famiglia

È consentito stipulare un patto contrario a quello stabilito nella fase costitutiva del rapporto da fondo patrimoniale, con il solo limite di non poter assumere decisioni negoziali in contrasto con l'interesse e il bene della famiglia.

Il fondo patrimoniale è stato sempre un istituto molto utilizzato per “proteggere” alcuni beni destinati all’interesse e al bene della famiglia. Ed è proprio il “bene e l’interesse” della famiglia a costituire il limite di ogni scelta negoziale. È il principio espresso recentemente dalla Cassazione civile (sez. I, 22.11.2023, n. 32484). Nella specie, la Corte di Cassazione ha ritenuto legittime le modifiche dell'atto costitutivo del fondo patrimoniale, pur in assenza di autorizzazione giudiziale, per inserire la clausola che ammette l'alienazione o la sottoposizione a pegno o ipoteca dei beni del fondo senza decreto autorizzativo del Tribunale. In precedenza, la Corte d'appello aveva confermato la decisione del Tribunale, che aveva respinto la domanda attrice in giudizio promosso da 2 coniugi nei confronti di alcuni istituti bancari, al fine di sentire pronunciare la nullità e/o l'annullamento e/o l'inefficacia dell'atto di modifica del fondo patrimoniale (costituito con conferimento dell'immobile adibito a casa coniugale) con il quale si era prevista la facoltà di concedere ipoteca su tale immobile, senza necessità dell'autorizzazione giudiziale prevista dall'art. 169 c.c., pur in presenza di figli minori, e la successiva iscrizione di ipoteca volontaria, necessaria ai fini dell'erogazione di un finanziamento da parte delle banche. In particolare, i...

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