Imposte dirette 27 Novembre 2025

Fringe benefit fino a 2.000 euro: cosa chiedere al dipendente?

Sino al 2027 i beni e servizi riconosciuti ai dipendenti con figli a carico beneficiano della soglia di detassazione maggiorata a 2.000 euro annui. Una previsione che pone il problema di quali documenti chiedere ai singoli lavoratori.

In forza dell’art. 51, c. 3, ultimo periodo D.P.R. 22.12.1986, n. 917 non concorre a formare il reddito imponibile ai fini fiscali e previdenziali il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo d’imposta a 258,23 euro. Se il valore dei beni/servizi è superiore alla soglia citata, lo stesso concorre interamente a formare il reddito. La normativa decreta in sostanza l’irrilevanza per il calcolo di contributi e imposte dei beni e servizi “di modico valore”, identificati come quelli il cui valore complessivo è pari o inferiore, nel periodo d’imposta, alla soglia di 258,23 euro.
Nell’ottica di ridurre il peso delle trattenute fiscali e contributive sulle buste paga dei dipendenti, il legislatore ha in più occasioni introdotto deroghe al regime di detassazione ex art. 51, c. 3. Il meccanismo derogatorio pone tuttavia il problema di come permettere ai dipendenti di fruire della detassazione maggiorata se hanno figli fiscalmente a carico. Analizziamo la questione in dettaglio.

Deroghe alla soglia di 258,23 euro - Per effetto del combinato disposto delle leggi di Bilancio relative alle annualità 2024 (L. 213/2023) e 2025 (L. 207/2024), la soglia di detassazione, per i periodi di imposta 2024, 2025, 2026 e 2027, è eccezionalmente elevata da 258,23 euro a:
- 1.000 euro per la generalità dei lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli fiscalmente a carico ai sensi dell’art. 12, c. 2 del Tuir (si assumono a riferimento anche i figli nati fuori dal matrimonio, riconosciuti, adottivi, affiliati o affidati nonché i figli conviventi del coniuge deceduto).
I limiti comprendono anche le somme riconosciute entro il 12.01 dell’anno successivo (per effetto del cosiddetto principio di cassa allargato) per il pagamento delle utenze domestiche di acqua, luce e gas.

Soglia maggiorata a 2.000 euro - La soglia di detassazione dei beni e servizi maggiorata a 2.000 euro, stando alla circolare dell’Agenzia delle Entrate 1.08.2023, n. 23/E, è riconosciuta:
- in misura intera a ogni genitore, titolare di reddito di lavoro dipendente e/o assimilato, anche in presenza di un unico figlio, a patto che lo stesso sia fiscalmente a carico di entrambi (l’agevolazione spetta ai 2 genitori anche se gli stessi si accordano per attribuire l’intera detrazione fiscale a colui che possiede il reddito più elevato);
- se il contribuente non può godere della detrazione per figli a carico dal momento che per gli stessi percepisce l’Assegno Unico Universale ovvero perché il figlio ha più di 30 anni.

Soglia di detassazione a 2.000 euro: quali documenti deve fornire il dipendente? L’art. 1, c. 391 L. 207/2024 stabilisce (con riguardo ai periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027) che l’aumento del limite di non concorrenza al reddito a 2.000 euro è riconosciuto se il lavoratore dipendente dichiara al datore di lavoro di avervi diritto, indicando il codice fiscale di ciascun figlio a carico.
In assenza di un’esplicita previsione in tal senso, come afferma l’Agenzia delle Entrate nella circolare 16.05.2025, n. 4/E, si ritiene che “la dichiarazione possa effettuarsi secondo modalità concordate tra datore di lavoro e lavoratore dipendente”. Resta fermo, ancora l’Agenzia delle Entrate, che la dichiarazione “deve essere conservata per un eventuale controllo da parte degli organi competenti”.
Come in precedenza chiarito dalla stessa Agenzia con la circolare n. 23/E/2023 nel caso in cui “manchi la dichiarazione del lavoratore dipendente” l’agevolazione in parola “non è applicabile”. Sempre la circolare n. 23/E/2023 ha sottolineato che la documentazione da conservare può anche essere “firmata digitalmente” dal lavoratore dipendente.