Accertamento, riscossione e contenzioso 13 Ottobre 2025

Giudizio tributario e giudicato penale

Il Giudice Tributario può valutare l’eventuale pronuncia in sede penale sulla violazione dei reati tributari contestati al contribuente, senza rimaner vincolato al giudicato penale, ben potendo valutare autonomamente gli elementi probatori degli accertamenti compiuti in sede fiscale.

La Suprema Corte con ordinanza 1.10.2025 n. 26467 si è recentemente occupata della rilevanza del giudicato penale in sede tributaria.La vertenza traeva origine da una serie di accertamenti compiuti nei confronti di un soggetto, ritenuto amministratore di fatto di alcune società attraverso le quali aveva realizzato la cosiddetta frode carosello, conseguendo profitti illeciti non dichiarati al Fisco.Le violazioni contestate erano state oggetto anche di un parallelo procedimento penale che aveva visto il soggetto condannato, in primo grado, in quanto ritenuto colpevole, quale amministratore di fatto, dei fatti addebitategli, ed assolto, in secondo grado, per insussistenza del fatto.Sulla scorta delle 2 pronunce la Ctp aveva condannato, in primo grado, il contribuente condividendo il presupposto dell’accertamento, rappresentato dalla qualifica di amministratore di fatto a carico del ricorrente, basato su molteplici elementi presuntivi come del resto era stato riconosciuto anche dalla sentenza penale di primo grado.La Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado aveva invece accolto l’appello del contribuente, ritenendo infondato l’accertamento tributario compiuto, essendo venuta meno la qualifica di amministratore di fatto per effetto della sentenza assolutoria penale di secondo grado.La sentenza in commento ha ritenuto illegittima la sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado, per violazione del cd. “principio del doppio binario”, secondo il...

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