Accertamento, riscossione e contenzioso 02 Marzo 2024

I processi verbali delle verifiche tributarie 

Nell’espletamento dei poteri istruttori dell’Amministrazione Finanziaria i processi verbali sono il punto di incontro di diritti, doveri, principi costituzionali, principi del diritto UE, nonché della buona fede.

I poteri istruttori a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria sono molti e incisivi. L’accertamento tributario si fonda sul principio fortemente inquisitorio in cui il contribuente deve subire i poteri autoritari dell’Amministrazione Finanziaria in quanto soggetto attivo del rapporto di natura pubblicistica. Lo strumento più incisivo è senza dubbio il potere di accesso presso il domicilio del contribuente. L’accesso rappresenta un potere strumentale finalizzato a eseguire ispezioni, verifiche e ogni altra rilevazione utile di natura tributaria. Queste attività sono a loro volta destinate a conoscere la posizione fiscale del soggetto passivo, nonché alla raccolta di materiale probatorio. Negli accessi, ispezioni e verifiche, la redazione dei processi verbali ha base normativa principale nell’art. 52, c. 6 D.P.R. 633/1972, che stabilisce che, in ogni accesso, deve essere redatto un processo verbale da cui risultino le ispezioni e le rilevazioni eseguite, le richieste rivolte al contribuente, o a chi lo rappresenta, e le risposte ricevute. Per le imposte dirette, l’art. 33 D.P.R. 600/1973 rimanda alle disposizioni dell’art. 52 D.P.R. 633/1972. Inoltre, occorre anche considerare le disposizioni dell’art. 24 L. 4/1929 attinente alle violazioni delle norme contenute nella legge finanziaria che sono constatate mediante processo verbale, nonché l’art. 12, c. 4 L....

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