Diritto privato, commerciale e amministrativo 06 Dicembre 2025

Identificazione delle persone ospitate nelle strutture ricettive

Le persone ospitate presso strutture ricettive di ogni tipo vanno identificate direttamente e non “da remoto”. Confermate dal Consiglio di stato le disposizioni del Ministero dell’Interno.

Il Consiglio di Stato, con la sentenza 21.11.2025, n. 9101, ha annullato la sentenza con cui, lo scorso maggio, il TAR del Lazio aveva bloccato la circolare del Ministero dell’Interno relativa all’identificazione diretta degli ospiti nelle strutture ricettive su ricorso della Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera (FARE).Oggetto controversia - Ricordiamo brevemente che la controversia trae origine dalla circolare del Dipartimento della Pubblica Sicurezza 18.11.2024, prot. 0038138, che aveva stabilito norme specifiche riguardo all'identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive, come alberghi e altre forme di accoglienza.Tale provvedimento è stato poi impugnato dalla FARE, sostenendo che la circolare avrebbe introdotto un obbligo non previsto dalla legge, imponendo ai gestori un compito assimilabile a una vera e propria identificazione formale delle persone ospitate. Un’attività che, a loro dire, non rientrerebbe nelle responsabilità degli operatori turistici.Nel maggio 2025 il TAR del Lazio aveva accolto il ricorso, dichiarando illegittima la circolare. I giudici avevano ritenuto che il documento ministeriale eccedesse i limiti di un atto puramente interpretativo, finendo per introdurre un onere aggiuntivo non esplicitamente previsto dalla normativa. A loro avviso, la reintroduzione di un obbligo rigido di identificazione face-to-face sarebbe stata sproporzionata rispetto agli obiettivi di sicurezza.Identificazione de visu - Il...

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