Imposte dirette 23 Febbraio 2024

Il Fisco spinge le imprese a restare piccole

Essere nano imprese significa, sempre più spesso, beneficiare di esenzioni fiscali ad ampio raggio e sfruttare i vantaggi della cosiddetta flat tax.

Vanno proprio in questa direzione che, per certi aspetti, si potrebbe definire “contro natura”, le nuove esenzioni Irpef che l’Esecutivo intende nuovamente ripristinare per i piccoli imprenditori agricoli e le norme che disciplinano il regime forfetario di cui alla L. 190/2014 che, sulla base degli ultimi dati resi disponibili proprio in questi giorni, ha raggiunto cifre record di adesioni. Si parla, infatti, di circa 2,2 milioni di partite Iva in regime forfetario al 31.12.2023. Restare piccoli, rimanendo cioè nell’ambito dei soggetti ai quali si rendono applicabili gli indicatori sintetici di affidabilità fiscale (ricavi/compensi inferiori a 5,16 milioni annui), consentirà anche di valutare la convenienza o meno del nuovo concordato preventivo biennale al debutto già dal 2024. Da una parte sta dunque il mercato, che spingerebbe le aziende italiane verso una crescita dimensionale e strutturale da raggiungere anche tramite fusioni o aggregazioni; dall’altra sta la variabile fiscale che agevola, al contrario, chi resta solo e piccolo. Due, come abbiamo già visto, i casi eclatanti che vanno in questa direzione: la nuova esenzione Irpef per i piccoli agricoltori e i numeri da record dei contribuenti che hanno scelto il regime super semplificato e a tassazione piatta introdotto dalla L. 190/2014 (meglio conosciuto come regime forfetario). L’esenzione Irpef per i piccoli agricoltori - Secondo...

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