Il legale rappresentante di fatto è colui che partecipa attivamente alla gestione di un’ impresa pur non avendo ricevuto un formale incarico conforme alla legge o allo statuto societario.A volte tale figura coincide con il legale rappresentante di diritto, più spesso, invece, si verifica una vera e propria dissociazione che pone dei problemi di individuazione.Per questo motivo, la giurisprudenza nel tempo ha delineato alcuni elementi essenziali:- il primo, come accennato, è costituito dall’assenza, originaria o sopravvenuta, di una nomina formale;- l’esercizio di funzioni riservate per legge o per statuto all’amministratore di diritto;- la sistematicità delle funzioni gestorie svolte, che, pertanto, non possono avere un carattere episodico o occasionale;- l’assenza di un rapporto lavorativo di tipo subordinato o autonomo, tale da porre l’interessato in una posizione di soggezione rispetto ai poteri direttivi dell’amministratore di diritto.In buona sostanza, perché si configuri l’esercizio di fatto dei poteri gestionali occorre che l’interessato compia la relativa attività in modo sistematico e continuativo, in modo da far credere ai terzi che egli sia il vero responsabile.Ne discende, per gli organi di vigilanza, che l’accertamento volto a dimostrare la posizione di amministratore di fatto, debba tener necessariamente conto di alcuni indicatori come, ad esempio: il conferimento di deleghe in settori fondamentali dell’attività imprenditoriale, la...