Si tratta di un professionista cui viene deferito il compito di traghettare l’impresa che versi in condizione di grave squilibrio economico-finanziario con l’obiettivo di risollevarne le sorti. Tale figura, ampiamente conosciuta e diffusa negli ordinamenti oltreoceano è stata menzionata in Italia solo con l’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa. Si intravedono quindi primi riconoscimenti per lo Chief Restructuring Officer (CRO) che, allo stato, è confinato esclusivamente nell’ambito della composizione negoziata della crisi. In particolare, il decreto dirigenziale del Ministero della Giustizia datato 28.09.2021, emesso a corredo del D.L. 118/2021, dispone che l’esperto della composizione possa invitare l’imprenditore a nominare un professionista che svolga i compiti tipici del CRO.In questo scenario opera il manager della crisi o Chief Restructuring Officer il quale dovrà supportare l’imprenditore nella redazione e nell’attuazione di un piano di risanamento efficace apportando quella necessaria discontinuità dirigenziale che potrà consentire un netto cambio di rotta nella gestione delle difficoltà. È un soggetto terzo ed imparziale che si avvale di una equipe di esperti, tra cui Financial advisor, Legal advisor, Advisor industriale, Fiscalista Attestatore/Auditor Periti (azienda, beni immobili e mobili, magazzino, ecc.), Consulente del lavoro/giuslavorista, Esperto di M&A, Esperti indipendenti, Key manager interni all’azienda per...