Imposizione minima globale: le novità della Direttiva DAC9
La direttiva 2025/872 (DAC9), relativa alla cooperazione UE in ambito fiscale, armonizza lo scambio di informazioni tra gli Stati membri in materia di Global Minimum Tax del 15% destinata alle grandi imprese.
In Italia la c.d. Global Minimum Tax (GMT) è entrata in vigore con il D.Lgs. 27.12.2023, n. 209. Trattasi di un’imposta determinata secondo il seguente ordine: applicazione in primis di un’imposta minima nazionale (Qualified domestic minimum tax - Qdmtt) che, se dovuta, consente ad una giurisdizione di acquisirne il gettito, evitando che venga perso a beneficio di altre giurisdizioni (art. 18 D.Lgs. 209/2023). Qualora non venga incassata la Qdmtt, subentra l’imposta minima integrativa (Qualified income inclusion rule - Iir) che, in linea generale, riconosce i diritti impositivi alla controllante capogruppo (artt. da 13 a 17 D.Lgs. 209/2023).L’imposizione integrativa si applica alle imprese localizzate in Italia che fanno parte di un gruppo multinazionale o nazionale con ricavi annui pari o superiori a 750 milioni di euro, “ivi compresi i ricavi delle entità escluse di cui all’articolo 11, risultanti nel bilancio consolidato della controllante capogruppo in almeno due dei quattro esercizi immediatamente precedenti a quello considerato”. Pertanto, trova applicazione la GMT se un’impresa, facente parte di un gruppo multinazionale o nazionale, supera la soglia di ricavi normativamente prevista. La nozione di gruppo è incentrata su quella del bilancio consolidato secondo cui l’entità consolidante (controllante capogruppo), in cui nessun'altra entità detiene una partecipazione di controllo (o Controlling interest), abbia una partecipazione di controllo...