Enti locali 04 Marzo 2020

Imposta di bollo e mandati di pagamento degli enti locali

La risposta dell'Agenzia delle Entrate sull'argomento e in particolare sugli ordinativi d'incasso trasmessi ai propri tesorieri.

Con un'articolata risposta all'istanza di interpello 5.02.2020, n. 21 l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito alla disciplina dell'imposta di bollo per i mandati di pagamento e gli ordinativi d'incasso trasmessi ai propri tesorieri dagli enti locali. Il documento affronta un argomento sul quale da decenni aleggia un forte contrasto interpretativo e conseguente vasta difformità applicativa nelle banche facenti le funzioni di tesorieri. Con l'interpello, un Comune ha rappresentato all' Agenzia delle Entrate che per i mandati di pagamento e gli ordinativi di incasso applica il regime di esenzione dall'imposta di bollo prevista dall'art. 27 della Tabella allegata al D.P.R. 642/1972: "Conti delle gestioni degli agenti dello Stato, delle Regioni, Province, Comuni e relative aziende autonome; conti concernenti affari trattati nell'interesse delle dette amministrazioni". L'esenzione opera in quanto il tesoriere del Comune è agente contabile dell'ente medesimo (art. 93, c. 2 D.Lgs. 267/00). Su tale aspetto nodale l'Agenzia delle Entrate ha tacitamente preso atto dell'interpretazione esplicitata dal Comune, avallando quindi una tesi, quella dell'esenzione, che nel passato, come accennato, è stata in prevalenza disattesa da enti locali e tesorieri. La tesi contraria, in particolare, era avallata dalle “vecchie” risoluzioni ministeriali n. 311024 e 291680, ambedue del...

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