HomepageDirittoDiritto privato, commerciale e amministrativoImpugnazione: termine breve e termine lungo
Diritto privato, commerciale e amministrativo
15 Gennaio 2024
Impugnazione: termine breve e termine lungo
L’impugnazione di una sentenza fa decorrere il termine breve per l’impugnazione nei confronti del destinatario della notifica o è necessaria la notifica della sentenza?
Secondo il combinato disposto degli artt. 325 e 326 c.p.c. la sentenza deve essere impugnata entro 30 giorni dalla notifica della stessa e, sia per il soggetto notificante che per il destinatario della notificazione, il termine decorre dal momento in cui il relativo procedimento si perfeziona per il destinatario.
Quest’ultimo inciso è stato introdotto dalla riforma Cartabia, recependo l’orientamento giurisprudenziale che riteneva che il termine breve decorresse anche nei confronti di chi effettuava la notificazione indipendentemente dal fatto che lo stesso avesse ricevuto da controparte, a sua volta, la notifica della sentenza. In mancanza di notifica, l’art. 327 c.p.c. prevede che le sentenze non possano più impugnarsi decorsi 6 mesi dal deposito delle stesse.
La notifica della sentenza deve essere effettuata a istanza di parte nelle forme stabilite dall’art. 285 c.p.c. e non ammette equipollenti, neppure nella conoscenza effettiva che la parte ne abbia comunque acquisito in via di fatto, salvo il caso in cui sussista un’attività processuale di colui che avrebbe dovuto essere il destinatario della notificazione, dalla quale emerga una precisa volontà di reagire alla statuizione.
Parte della giurisprudenza ritiene che la notifica dell’impugnazione della sentenza equivalga alla notifica della sentenza stessa tanto per l’impugnante che per l’opposto e l’impugnazione proposta contro una parte...