Diritto del lavoro e legislazione sociale 13 Dicembre 2025

Infortuni e malattie professionali immigrati: aggiornati i dati Inail

La recente pubblicazione Inail conferma una maggiore esposizione ai rischi per i lavoratori immigrati. Infortuni, casi mortali e malattie professionali mostrano incidenze superiori rispetto agli italiani, specie nei settori ad alta intensità fisica e nelle occupazioni meno qualificate.

La nuova pubblicazione Inail della collana “Salute e sicurezza”, diffusa nel 2025, offre una lettura degli infortuni e delle malattie professionali degli immigrati che va oltre il semplice confronto percentuale con i lavoratori italiani. Il documento mette a disposizione dati e chiavi interpretative sui fattori determinanti del rischio, alla luce del contributo strutturale che la componente straniera apporta al sistema produttivo nazionale.Il report richiama il ruolo demografico ed economico degli stranieri: circa il 10% della popolazione residente e 2,4 milioni di occupati che compensano il calo della forza lavoro italiana. Questo apporto è però accompagnato da una forte segmentazione del mercato del lavoro: maggiore esposizione a povertà, salari più bassi, mancato riconoscimento dei titoli di studio e concentrazione in settori a media e bassa qualifica. Un passaggio centrale è il richiamo al principio di parità formale di trattamento: le stesse tutele assicurative operano per italiani e stranieri. Ma i numeri documentano una disuguaglianza di fatto. I lavoratori nati all’estero sono circa il 10% degli occupati, ma generano il 20% delle denunce di infortunio e l’8% delle malattie professionali. Sono più giovani, più spesso uomini, inseriti in lavori che richiedono prestanza fisica e manualità (agricoltura, costruzioni, trasporti, industria dei metalli) e più frequentemente alle dipendenze, con contratti a termine o stagionali.Il documento sottolinea come...

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