HomepageDirittoSocietà e contrattiLa Cassazione non muta orientamento in tema di utili extrabilancio
Società e contratti
08 Febbraio 2024
La Cassazione non muta orientamento in tema di utili extrabilancio
La Corte di Cassazione, con la sentenza 30.01.2024, n. 2752, ha ribadito un orientamento consolidato in ordine al valore indiziario della presunzione di distribuzione occulta ai soci degli utili non dichiarati dalla società a ristretta base associativa.
Il ricorrente per Cassazione sottolineava la “distanza logica” tra l’esistenza di utili non dichiarati e la loro effettiva distribuzione ai soci, essendo la “ristrettezza della compagine sociale”, in mancanza di altri attendibili elementi probatori, insufficiente a dimostrare, con una probabilità maggiore rispetto ad altre ipotesi possibili, l’effettiva ripartizione tra i soci dei maggiori utili accertati in capo alla società. In particolare, la presunzione di distribuzione occulta ai soci degli utili non dichiarati dalla società necessiterebbe, per assurgere al rango di “piena prova”, di altri fatti-indice che l’Ufficio deve acquisire, pena l’illegittimità dell’accertamento. Inoltre, sempre ad avviso del ricorrente, la presunzione di distribuzione degli utili occulti si atteggerebbe a presunzione, formalmente relativa e de facto assoluta e, dunque, contraria all’art. 53 Costituzione non potendo il contribuente fornire la prova della mancata percezione di utili, atteggiandosi a prova negativa (probatio diabolica), specialmente, nel caso in cui, come nella specie, l’accertamento sia in capo alla società e successivamente in capo al socio intervenga in un periodo in cui lo stesso socio non faccia più parte, da anni, della compagine sociale.
A fronte di tale preciso e giuridicamente logico motivo di difesa, la Cassazione si trincera dietro il solito...