Amministrazione e bilancio 25 Luglio 2024

La Cassazione torna sulla rilevanza fiscale delle perdite

Il giudice di Cassazione si pronuncia sulla controversa questione del periodo di rilevanza fiscale delle perdite sui crediti con una sentenza che, però, non consente di essere ritenuta risolutiva in ordine all’individuazione del periodo di competenza.

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 16.07.2024, n. 19649, è tornata a pronunciarsi sui presupposti di deducibilità delle perdite sui crediti ai sensi dell’art. 101 Tuir, rappresentando lo stringato passo testuale: ”Sul piano dei principi questa Corte ha già plurime volte affermato che l'art. 66 (ora 101) del Tuir prevede la deduzione delle sopravvenienze passive/perdite sui crediti, quali componenti negative del reddito d’impresa, se risultano da elementi certi e precisi e, in ogni caso, se il debitore è assoggettato a procedure concorsuali. Tale raccordo dev’essere interpretato nel senso che l'anno di competenza per operare la deduzione deve coincidere con quello in cui si acquista certezza che il credito non può più essere soddisfatto, perché in quel momento si materializzano gli elementi "certi e precisi" della sua irrecuperabilità, in quanto, diversamente, si rimetterebbe all'arbitrio del contribuente la scelta del periodo d'imposta più vantaggioso per operare la deduzione, snaturando la regola espressa dal principio di competenza, che è criterio inderogabile ed oggettivo per determinare il reddito d’impresa”. Laconico e per nulla risolutivo il riportato passo della sentenza in tema di rilevanza fiscale delle perdite sui crediti. A tale proposito si deve sottolineare in ordine al tema in questione come certezza e...

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