Obtorto collo, molti enti del settore privato tenuti a ottemperare agli obblighi imposti dalla nuova disciplina in materia di segnalazioni vi hanno adempiuto entro il termine del 17.12.2023, seconda data di adeguamento dopo quella dello scorso 15.07.2023.
Chi in quest’ultimo periodo si è confrontato con detti enti per l’esecuzione degli adempimenti richiesti dalla normativa ha avuto modo di riscontrare diversi segni di inquietudine, in alcuni casi anche di preoccupazione, per il possibile moltiplicarsi delle segnalazioni, in specie quelle anonime.
Fermo restando che la normativa, anche a detta di autorevoli commentatori, non ha brillato per chiarezza espositiva ma certamente per complessità, sono giustificate le inquietudini o, piuttosto, è meglio riflettere anche in termini di opportunità che la medesima offre agli enti?
Sul fronte delle inquietudini, ad avviso di chi scrive, queste sono principalmente legate alla novità dello strumento, sconosciuto ai più e i cui reali esiti sono ancora tutti da esplorare. Considerato, inoltre, che la precedente normativa, la L. 179/2017, prevedeva adempimenti più semplificati e meno complessi, e gli obblighi di adeguamento erano circoscritti solo agli enti dotati del Modello organizzativo 231, mentre la nuova disciplina, quale ulteriore parametro, ha incluso anche gli enti che ne sono privi se hanno impiegato nell’ultimo una media di almeno 50 lavoratori. Vale a dire...