Diritto del lavoro e legislazione sociale 17 Febbraio 2025

Lavoratore dirigente e normativa disciplinare

Nel rapporto di lavoro con lavoratore dirigente il vincolo fiduciario è fondamentale, per questo la procedura di risoluzione è più semplificata. Ma nel corso del rapporto al dirigente è possibile procedere con contestazioni disciplinari?

Evidenziamo subito che le inadempienze del dirigente possono essere contestate allo stesso, applicando l’art. 7 L. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), trattandosi di “lavoratore dipendente” seppur con mansioni e funzioni di responsabilità manageriali/apicali e vincoli fiduciari fondamentali. Nella premessa di non voler risolvere il rapporto, riteniamo corretto e trasparente per il datore di lavoro procedere con la contestazione scritta degli addebiti essendo importante dare la possibilità al dirigente di rispondere e valutare come si possono risolvere i problemi emersi e, quindi, guardare al meglio il futuro aziendale.Applicando l’art. 7, consegnata a mano la contestazione o inviata per raccomandata A/R e ricevuta dal dirigente, quest’ultimo avrà i 5 giorni dalla data di ricezione per rispondere, giustificare o contestare gli addebiti, o anche chiedere un incontro per essere sentito. Il datore di lavoro, ricevute le giustificazioni scritte o anche orali nel corso dell’incontro richiesto (è consigliabile sempre verbalizzare), potrà decidere nei 5 giorni successivi di adottare, o non, il provvedimento disciplinare. Il provvedimento disciplinare potrà essere anche di licenziamento e in tal caso il dirigente potrà poi impugnarlo entro 60 giorni dalla ricezione.Ricordiamo che la contestazione deve essere “atto scritto”, nel rispetto delle consuete condizioni, quali l’immediatezza, la descrizione precisa dei fatti anche con documenti e indicazione di...

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