Diritto del lavoro e legislazione sociale
17 Dicembre 2025
Lavoro, conciliazione tra deflazione e prevenzione del contenzioso
Le molteplici forme di conciliazione presentano caratteristiche procedurali e livelli di tutela differenti. L'intervento del Collegato Lavoro 2024 ha introdotto la modalità telematica, alimentando il dibattito giurisprudenziale sui requisiti di validità degli accordi conciliativi.
L'ordinamento prevede molteplici forme di composizione stragiudiziale delle controversie di lavoro. La conciliazione stragiudiziale si svolge presso l'Ispettorato Territoriale del Lavoro secondo le modalità previste dall'art. 410 c.p.c. La conciliazione giudiziale rappresenta invece il tentativo obbligatorio nel corso del processo ex art. 420 c.p.c. Accanto a queste, assume particolare rilievo la conciliazione sindacale di cui all’art. 411 c.p.c., caratterizzata da maggiore snellezza procedurale e immediata operatività.A tali forme si aggiunge la conciliazione prevista dall’art. 412-ter c.p.c., che richiede il rispetto delle sedi e delle modalità specificamente individuate dalla contrattazione collettiva. Tutte queste procedure, se correttamente esperite, producono gli effetti previsti dall'art. 2113, c. 4, c.c. determinando l'inoppugnabilità degli accordi raggiunti in materia di diritti derivanti da disposizioni inderogabili.Con la L. 203/2024 (Collegato Lavoro), entrata in vigore il 12.01.2025, il legislatore ha introdotto una significativa innovazione in materia. L'art. 20 prevede espressamente che i procedimenti conciliativi possano svolgersi in modalità telematica mediante collegamenti audiovisivi. Tale disposizione non introduce un obbligo ma una facoltà, lasciando alle parti la scelta tra la modalità tradizionale e quella digitale. L'operatività della norma resta tuttavia subordinata all'emanazione di un decreto interministeriale del Ministero del Lavoro e...