Tre pensatori hanno offerto risposte che possono aiutare a comprendere la realtà e il futuro:- secondo Milton Friedman, la spesa pubblica è una “tassa nascosta”, anche quando non la vediamo direttamente. Infatti, la vera tassa non sono le imposte, ma la spesa pubblica! Lo Stato può spendere più di quanto incassa con le tasse, ma la differenza la paghiamo noi tutti: o con tasse future, o con inflazione (prezzi che salgono), o con debito pubblico (che poi richiede tasse e tagli futuri);- John Maynard Keynes avverte che l’inflazione, cioè la crescita generale dei prezzi, è tra i pericoli più grossi per la società. Quando lo Stato punta su questa strada, spesso per evitare di aumentare le tasse, il risultato è che il valore del denaro diminuisce e chi ha risparmi e stipendi viene lentamente impoverito senza accorgersene;- per Alexander Fraser Tytler, la democrazia rischia sempre di finire quando la gente si abitua a ricevere generosi aiuti dallo Stato: se il governo spende troppo per accontentare tutti, prima o poi il sistema crolla e si va verso soluzioni drastiche che tolgono la libertà politica (dittature). Le idee di questi pensatori sono state confermate spesso dalla storia di alcuni Paesi o continenti che hanno vissuto decenni in cui maggioranze politiche, di qualunque orientamento, hanno spesso elargito bonus, sussidi, baby-pensioni, assunzioni clientelari e investimenti pubblici per conquistare consensi e mantenere il potere. Ma queste scelte, quando...