Paghe e contributi 19 Gennaio 2024

Legge di Bilancio 2024 e welfare aziendale: riscatto dei contributi

La legge di Bilancio 2024 è intervenuta in materia di welfare aziendale. Novità per i fringe benefit, ma non solo: il datore di lavoro infatti può provvedere al riscatto dei contributi dei lavoratori, in alternativa all’erogazione di premi individuali.

La legge di Bilancio 2024 ha disposto alcune novità in materia di welfare individuale, prevedendo l’aumento della soglia di esenzione contributiva e fiscale dei fringe benefit e ampliando la platea di beni/servizi annoverabili fra i beni in natura (spese sostenute per le utenze domestiche di acqua, luce e gas, per l’affitto della prima casa e per gli interessi sul mutuo della prima casa). Ma questo intervento non è l'unico in materia di welfare aziendale (o individuale): viene infatti concesso ai datori di lavoro di riscattare, su richiesta del lavoratore e convertendo il premio di produzione del lavoratore stesso, i contributi previdenziali relativi a periodi accreditati sino al 31.12.2023 e non soggetti a obbligo contributivo. Analizziamo di seguito le previsioni dei commi 126-130 L. 213/2023: i lavoratori dipendenti, gli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, i lavoratori autonomi e gli iscritti alla Gestione Separata con anzianità contributiva successiva al 31.12.1995 possono riscattare i periodi accreditati fino al 31.12.2023, ma non soggetti a obbligo contributivo; mediante questo passaggio tali periodi saranno equiparati a periodi di lavoro, nel limite massimo di 5 anni, mediante pagamento in unica soluzione o ratealmente, fino ad un massimo di 120 rate mensili, che dovranno avere importo minimo di 30 euro per rata, senza l’applicazione di interessi. La norma dispone inoltre che la...

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