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Imposte dirette
29 Dicembre 2023
L’inerenza si fonda solo su giudizi di tipo qualitativo
La Cassazione consolida il principio di diritto che assume la sola natura qualitativa del giudizio alla base dell’inerenza di un costo e non la rilevanza quantitativa-utilitaristica del suo effetto nelle generali dinamiche d’impresa.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza 19.12.2023, n. 35457, è tornata a pronunciarsi in ordine all’inerenza delle spese di sponsorizzazione a una ASD per il perseguimento dei suoi fini statutari. In tale ordinanza il giudice di Cassazione consolida il principio di diritto secondo il quale: “In tema di imposte sui redditi delle società, la deducibilità di costi e oneri richiede la loro inerenza, da intendersi come necessità di riferire i costi sostenuti all’esercizio dell’attività imprenditoriale, escludendo quelli che si collocano in una sfera estranea a essa, senza però che si debba compiere alcuna valutazione in termini di utilità, anche solo potenziale e indiretta. Il giudizio valutativo va inteso solo in termini qualitativi e non quantitativi, la cui prova in ordine al raccordo causale con l’attività d’impresa è a carico del contribuente. Il principio dell’inerenza si ricava dalla nozione del reddito d’impresa ed esprime una congiunzione causale concreta tra il costo e l’attività d’impresa, per il tramite di uno scrutinio qualitativo che prescinde da valutazioni di tipo utilitaristico o quantitativo”.
Trattasi di un revirement interpretativo avviato già con la sentenza 11.01.2018, n. 450. Con tale sentenza sono state del tutto archiviate vecchie reminiscenze causali, che per la dottrina accademica potevano trovare...