Accertamento, riscossione e contenzioso 17 Gennaio 2025

LIPE sugli scudi nelle comunicazioni del Fisco

Negli ultimi anni, le comunicazioni sulle anomalie nelle liquidazioni Iva hanno assunto un ruolo centrale nell’attività di compliance fiscale, rappresentando circa il 50% del totale degli invii effettuati dal Fisco.

L’attività di compliance fiscale, portata avanti tramite segnalazioni di anomalia inviate ai contribuenti, si è distinta anche nel contrasto alle frodi fiscali con particolare riguardo al blocco delle indebite compensazioni e alla lotta alla somministrazione illecita di manodopera.In linea generale questi risultati derivano dall’adozione di analisi di rischio informatizzate, che hanno permesso all’Amministrazione Finanziaria di sfruttare sempre di più il notevole patrimonio informativo di cui dispone sia per stimolare l’adempimento degli obblighi fiscali sia per bloccare comportamenti a elevato rischio fiscale.Si tratta di attività che si inseriscono nella Riforma 1.12 - Riforma dell’Amministrazione Finanziaria del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Nello specifico gli obiettivi previsti nel suddetto piano prevedono, in materia di compliance fiscale: l’incremento di almeno il 20% su base annua delle comunicazioni da inviare ai contribuenti e il contemporaneo incremento di almeno un 15% nel gettito erariale ascrivibile a tali comunicazioni. Allo stesso tempo l’Amministrazione Finanziaria deve ridurre il numero dei falsi positivi, ovvero delle errate comunicazioni di compliance inviate ai contribuenti, di almeno un 5% su base annua.I risultati raggiunti nelle attività di compliance fiscale sono sintetizzati nella relazione di fine mandato predisposta dall’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate. Le lettere di compliance sono diventate ormai...

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